Che la stampa 3D offra sviluppi rivoluzionari in vari settori è sotto gli occhi di tutti. Quando entra anche in campo medico la rivoluzione è quasi doppia. Soprattutto se entra in ambiti che, di fatto, non hanno mai visto una vera e propria evoluzione.
IL GESSO SI STAMPA IN 3D
Un esempio è quello del gesso ortopedico. Il suo brevetto risale al 1851, ovvero 167 anni fa: di fatto, nel corso degli anni, non è mai realmente mutato. La rivoluzione in atto è firmata Made in Italy. Playcast è un progetto 100% italiano: si tratta di un tutore, un gesso ortopedico che si realizza con la stampa su misura 3D. Dopo due anni di progettazione, brevetti e sperimentazioni cliniche con risultati positivi, PlayCast è ora disponibile nei migliori centri medici riabilitativi. L’idea nasce dalla mente di tre fondatori, tra cui un chirurgo ortopedico.
UN’IDEA MADE IN ITALY
Rispetto al gesso tradizionale, il peso di PlayCast è decisamente inferiore, ridotto a soli 100 grammi, ovvero cinque volte in meno a quanto si è abituati in media a quanto usato fino a oggi. Il materiale utilizzato per la stampa è Pla, una bioplastica che deriva da fibre vegetali (quindi riciclabile), non crea reazioni allergiche, è biodegradabile e compostabile. Il materiale per la stampa ha costi contenuti, consente a chi lo indossa di potersi lavare ed è radiotrasparente, per cui si possono fare radiografie, lavaggi e medicazioni durante il decorso senza doverlo rimuovere.
LA RIVOLUZIONE IN MEDICINA
In ambulatorio viene eseguita una scansione istantanea dell’arto dell’infortunato attraverso uno scanner che scatta delle foto e da queste ricava il modello 3D da stampare. Lo scanner è anche modulare, il che permette di modellare gessi per dita, polso, braccia o anche un corpo intero senza problema di dimensioni.